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MENO DI UN ATTIMO
Leone Podrini
Avrei voluto avere un rapporto con gli altri non così condizionato dal pudore e dalla riservatezza.
Ho sempre pensato che tutti sono pronti, se non a deriderti, a guardarti con sospetto se compi un gesto di bontà mentre, al contrario, ti esaltano se hai un comportamento ironico e spavaldo; ciò nonostante, non sono mai riuscito ad essere così: ironico e spavaldo.
Se ci fossi riuscito la mia vita, forse, sarebbe stata meno complicata.
E invece non è stato come avrei voluto, anche se ho sempre pensato che ci sono diversi modi di vivere la vita.
Per alcuni è un diritto, una condizione per la quale non si deve nulla a nessuno e, costoro, la vivono come se questa dovesse non finire mai, con arroganza, senza eccessivi coinvolgimenti etici od emotivi.
Per altri è un dono da trattare come il più grande dei valori, da conservare come il più prezioso dei beni e la vivono con umiltà, con riconoscenza, con senso di gratitudine verso Dio.
Non sono in grado di dire quale di questi modi sia quello giusto o migliore.
Se però è certo che gli avvenimenti che si susseguono durante il corso di una vita, che ci sembrano numerosi, intensi e a volte interminabili ma che in realtà, riferiti al tempo infinito, sono meno di un attimo, allora è importante sapere cosa possiamo lasciare di noi stessi in un percorso così breve: solo atti che durino più di noi, atti di poesia, di arte, di umanità, di sentimento, di amore, di esempio per i nostri figli. Perchè, come ha detto qualcuno, muore soltanto ciò di cui perdiamo la memoria.
