• "SIGNORE DA CHI ANDREMO" RASSEGNA DI ARTE PER LA BIBBIA - V EDIZIONE

    Museo diocesano di Jesi, Agosto 2011. Mostra a inviti   (Dal catalogo della mostra)

    "Il modo che l’artista usa per rappresentare il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci non rientra nei canoni classici generalmente prefissati per l’opera sacra. Ovvero egli non descrive il miracolo attraverso la figurazione dei personaggi: Gesù, i discepoli, la folla che si accalca attorno a Lui, il ragazzo coi cinque pani e i due pesci…. Nella parte centrale del dipinto, quindi, non appare la nobile adunata della tradizione classica, ma una impaginazione nella quale i due fatti principali della narrazione sono rappresentati in forme impreviste e nuove: la divinità è nel “taglio cromatico” verticale  che segna la centralità del dipinto e da questo si materializzano i pani e i pesci perché è Lui stesso, non i discepoli, a distribuire i pani.
    La gente è rappresentata dalla città ai piedi delle montagne; i pani e i pesci la pervadono e la città – gente, nella interpretazione dell’autore restituisce, sotto forma di case che volano verso il cielo, ciò che i pani e i pesci in realtà dovrebbero rappresentare -  amore, carità, tolleranza e compassione.
    C’è bisogno di moltiplicare l’amore, la carità, la tolleranza, la disponibilità e sostituirli al pane e ai pesci del miracolo.
    Il pane e i pesci moltiplicano le energie nascoste: le energie di vita, con la forza dell’amore e della fiducia.
    Il miracolo della condivisione basta a salvare tutti".

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